Personalizzare le proprie immagini in modo semplice e gratuito è possibile con i software giusti. In questo articolo analizziamo Funny Photo Maker, un programma ideato per permettere all’utente di ritoccare i propri scatti fotografici rendendoli originali ed unici in pochi click.
Funny Photo Maker mette a disposizione oltre trecento cornici, volti divertenti, collage ed effetti grafici molto artistici. L’utente potrà creare con le immagini importate cartelloni pubblicitari, collage, banconote, opuscoli, calendari, modificare volti di celebrità, animali o dei propri amici, sfruttare gli splendidi effetti di foto ritocco e infine applicare ai volti dei propri amici espressioni divertenti.
Il software offre inoltre la possibilità di condividere le creazioni in tutto il mondo, grazie alla perfetta integrazione con i più famosi social network: Facebook, Twitter e Flickr.
Funny Photo Maker colpisce per la sua semplicità di utilizzo. Anche l’utente meno esperto, con un po’ di pratica, riuscirà ad utilizzare il software al massimo delle sue potenzialità, sfruttando al meglio tutte le funzioni disponibili. L’interfaccia grafica user friendly facilita l’accesso alle funzionalità dell’applicazione e corregge un “difetto” dei software di grafica professionali, come Photoshop, il cui utilizzo diventa spesso fin troppo complesso.
Il programma Funny Photo Maker è completamente gratuito. Non richiede l’acquisto di alcuna licenza o di plug-in a pagamento e dopo aver effettuato l’installazione l’utente riceverà automaticamente le notifiche per gli aggiornamenti, anch’essi gratis.
Molte applicazioni gratuite offrono i servizi senza richiedere il pagamento di una data somma, ma posizionano svariati banner pubblicitari. Funny Photo Maker si distingue anche sotto questo aspetto, perché è completamente privo di pubblicità, sia essa costituita da banner o da pop up.
Il software è piuttosto leggero, pesa solo 45 MB, e questo fa si che il processo di installazione risulti veloce. Attualmente Funny Photo Maker dispone di svariati pacchetti linguisti, fra i quali però manca l’Italiano.
